La produzione delle tavole di
rovere destinate alla fabbricazione delle barrique della Boutes sarà realizzata
ormai a Buxières-les-Mines (dipartimento dell'Allier) in uno stabilimento più
vasto e servito meglio dal vecchio stabilimento, situato nello stesso
dipartimento a Louroux-de-Bouble. L'allestimento di questa unità e degli spazi
riservati alla produzione permettono di offrire ai dipendenti delle condizioni
di lavoro ottimali.
La segheria della Boutes entra in una
nuova era. La sua attuale ubicazione di Louroux-de-Bouble (Allier), in locali vecchi
ed esigui, apparterrà ben presto al passato. Dopo lunghe ricerche, la direzione
del gruppo ha trovato un nuovo sito, più adatto e più vasto, a
Buxières-les-Mines. Questa località si trova anch’essa nell'Allier,
dipartimento che la Boutes non desiderava lasciare in quanto ricco di foreste
rinomate, come quella di Tronçais ovviamente, ma anche quelle di Marcenat e di
Grosbois. La nuova segheria sarà operativa a partire dalla fine di quest’anno.
Sono stati visitati vari siti differenti,
ma si è preferito quello di Buxières-les-Mines in ragione dei diversi vantaggi
che presenta : un edificio già esistente, un parcheggio asfaltato, una facile
accesso ad assi stradali di qualità che permettono di recarvisi facilmente,
anche se nevica o le strade sono ghiacciate, una municipalità attenta e
disponibile e vasti terreni disponibili all’intorno. In effetti, la Boutes si è
installata su un terreno di più di 5 ettari, un’area dove si trovano in
particolare le zone di stoccaggio del legname in attesa di lavorazione e i
bacini di acqua piovana. "Su questo sito disponiamo di un volume di legname
in attesa di lavorazione equivalente ad un anno di attività", ci dice Eric Barthe, direttore
generale della Boutes. “Questo legname deve essere innaffiato in permanenza al
fine di evitare che scoppi o che sia attaccato da insetti xilofagi. Abbiamo
quindi previsto dei bacini per raccogliere l'acqua piovana e riciclarla”.
Il legname in attesa di lavorazione
viene innaffiato in permanenza. "Da fine marzo a metà novembre, l'innaffiatura è
affettuata 24 ore su 24", ci spiega Pascal Faroux, responsabile della produzione
delle tavole di rovere nell’ambito del gruppo Boutes. “Al fine di poter usufruire di
quantitativi d’acqua sufficienti, l'acqua piovana raccolta viene riciclata a
circuito chiuso. L'acqua che sgocciola dal legname dopo ogni innaffiatura viene
recuperata ed inviata quindi in un bacino di decantazione da dove passa in
seguito in un bacino di ritenzione, prima di essere nuovamente prelevata per i
lavori di innaffiatura servendosi di pompe munite di un sistema di filtrazione
e gestite in modo automatico. Se una pompa cade in panne, l'altra funziona al
100% per proseguire l’innaffiatura". Sui lati di questi bacini, di cui i due
principali somigliano per le loro dimensioni a delle piscine olimpiche, sono
situate quattro zone di stoccaggio dove il legname in attesa di lavorazione
viene innaffiato. Questo legname resta sul posto da 8 a 12 mesi e esiste sempre
uno stock di legname secco pronto per essere lavorato rapidamente.
Per il momento, una parte del sito
non è ancora sistemata. "In avvenire, potrebbe accogliere la nostra attività
di maturazione del legno di rovere attualmente situata a Marcenat, nella zona
sud dell’Allier. Ci riserviamo la possibilità di trasferire questa attività a
Buxières", precisa Eric Barthe.
Il nuovo sito della segheria della
Boutes comprende dei locali più vasti di quelli esistenti a Louroux-de-Bouble. "Abbiamo ingrandito il reparto
di produzione esistente che è passato da 800 a 1 600 m2", prosegue il direttore generale. "Questo edificio offre così
una maggiore disponibilità di spazio e delle migliori condizioni di lavoro,
grazie alla facilità di circolazione tra i diversi reparti, al suo isolamento e
all'installazione di nuovi macchinari. Abbiamo voluto alleggerire al massimo
gli sforzi fisici che devono fornire i 15 dipendenti trasferiti dal nostro
vecchio sito ai quali si sono aggiunte due persone assunte di recente”.
UN NASTRO
TRASPORTATORE PER RIDURRE LA GRAVOSITÀ DEL LAVORO
È stato anche installato un sistema
ingegnoso che permette di fare avanzare il legname verso i diversi posti di
lavoro della segheria senza che i dipendenti siano costretti a trasportarli
essi stessi. "Queste movimentazioni
erano penose e pericolose e alcuni dei nostri dipendenti hanno quasi l’età
della pensione", osserva Pascal Faroux. "Abbiamo quindi sviluppato un
nastro trasportatore a cassetti, una specie di tappeto mobile che distribuisce
il legname in un cassetto di approvvigionamento. I dipendenti che lavorano
sulle seghe che producono le tavole di rovere non avranno quindi altro da fare
che prendere il legname nell’apposito cassetto che passa alla loro altezza
accanto al loro banco di lavoro”.
La nuova segheria di Buxières dispone
anche di una nuova rifilatrice di 7 metri di lugnhezza che elimina dai legnami
l'alburno e la corteccia per conservare solo la materia nobile. "Questo macchinario è stato
appositamente concepito per le tavole di rovere e dispone di quattro lame, due
fisse e due mobili", precisa Pascal Faroux. "Abbiamo anche un nuovo
sezionatore che ci permette di dividere i tronchi con un rendimento ottimizzato
e più rapido, come pure una scortecciatrice a biglioni. Grazie a questi
macchinari nei reparti di produzione delle botti entrerà solo del legname senza
corteccia, permettendo così ai dipendenti di risparmiare del tempo e di
lavorare con più sicurezza”.
Per un altro verso, la disposizione
generale del sito è stata immaginata secondo uno schema di circolazione logico
e sicuro. "Abbiamo
fatto creare a sud un ingresso specifico per i camion che consegnano il legname
da lavorare al fine di ridurre al minimo i rischi di incidenti sulla strada che
conduce alla segheria", prosegue Pascal Faroux. "Una volta sul sito, questi
camion accedono direttamente alle zone di stoccaggio del legname. Quando viene
il momento di lavorarlo, il legname viene trasferito sui ponti di tranciatura
situati nelle immediate vicinanze. Una volta prodotte, le tavole di rovere
escono da questo reparto e sono inviate nella zona di carico situata a nord del
sito. La coerenza logistica risulta così migliorata rispetto al sito di Louroux-de-Bouble
dove lo spazio per la circolazione era esiguo e dove i flussi di camion si
incrociavano”.
In totale, l'investimento della
Boutes per questo nuovo sito ammonta a più di 3 milioni di euro. Evolutività, spazio,
una buona rete stradale, diminuzione degli sforzi richiesti ai dipendenti :
rispetto a quella di Louroux-de-Bouble la nuova segheria presenta solo dei vantaggi.
"Più che
un aumento della produzione, abbiamo voluto offrire ai dipendenti delle
condizioni di lavoro ottimali", dichiaraEric Barthe. Un parere che non viene smentito da
Pascal Faroux : "Per me, Buxières è un paradiso in mezzo alle foreste !". Del resto, la zona del comune
riservata alle attività industriali si chiama "La Croix du Chêne" (La
Croce della Quercia), un nome predestinato ad accogliere una segheria che
lavora solo questo nobile legname...